Torta di pasta genovese

C’era una volta un ragazzo genovese che si chiamava Giovanni Battista Cabona, detto Giobatta.⁣

Lavorava come pasticcere presso il marchese Pallavicini il quale un giorno, verso la metà del 1700, fu mandato alla corte di Ferdinando IV di Spagna in qualità di ambasciatore della Repubblica marinara di Genova.⁣

Per fare bella figura il marchese portò con sé la brigata dei suoi cuochi ed a Giobatta fu dato l’incarico di preparare il dolce.⁣

Prendendo spunto da dolci di regioni limitrofe, tipo i Savoiardi piemontesi, Giobatta inventò una torta a base di uova montate con lo zucchero, farina e burro.⁣

Era morbida e profumata e conquistò la corte spagnola al punto che la chiamarono Pâte Genoise (pasta genovese), in onore del cuoco inventore.⁣

Col tempo la ricetta si è modificata e semplificata dando origine al Pan di Spagna.⁣

Ecco gli ingredienti ed il procedimento per prepararla all’antica, proprio come Giobatta.

Ingredienti⁣
6 uova⁣
200 gr di zucchero⁣
220 gr di farina OO⁣
25 gr di farina di mandorle⁣
180 gr di burro⁣
Buccia di arancia, o di limone o bacca di vaniglia⁣

Per prima cosa ho setacciato la farina OO insieme alla farina di mandorle ed ho sciolto il burro.⁣

Dopodiché ho affrontato a muso duro il passaggio più importante della ricetta  che è il montaggio delle uova a caldo….⁣

A muso duro perché non posso usufruire, almeno all’inizio, della mia planetaria, ed il mio braccio dopo un minuto di montaggio grida già vendetta … Comunque ho messo a bagnomaria (caldo ma non in ebollizione) la ciotola della planetaria con uova e zucchero ed ho iniziato a montare con una frusta a mano, energicamente .⁣

Dopo cinque minuti il composto dovrebbe risultare caldo (Io ho usato la cosa più tecnologica che avevo in casa, il dito, d’altra parte si va all’antica).⁣

A questo punto si può togliere la ciotola dal calore e le opzioni sono due:⁣

1 continuare all’antica e, se siete uomini non dovreste avere grossi problemi, se siete donne… chiamate il marito

2 raccontare di averla fatta all’antica, ma in realtà azionare la planetaria a velocità piuttosto alta… Come ho fatto io.⁣

Vedrete il composto gonfiarsi e triplicare il suo volume diventando una spuma meravigliosa dove ogni volta sogno di immergere la faccia…. Ops, scusate, dovevo tenere per me le mie perversioni!!!!⁣

Comunque, ripulite la faccia e procedete ad incorporare il composto di farine, con i soliti movimenti leggiadri, e per ultimo il burro fuso ma tiepido.⁣

Potete aromatizzare con ciò che più vi piace, io ho messo buccia di arancia bio.⁣

Versate l’impasto nello stampo (24 cm) ed infornate a 180° (statico)per circa 45 minuti (fare sempre la prova stecchino).⁣

Questa torta è ottima così com’è oppure farcita con le creme che preferite, io la uso anche come base per la mia Torta Ciavai di cui vi parlo qui