Polenta e spezzatino

A 50 anni il Natale è diverso, qualcuno non c’è più e qualcuno è arrivato.⁣

Quello che piace fare a me però è cercare di mantenere sempre lo spirito dei vecchi Natali, quelli in cui eravamo tutti insieme, perché così mi sembra di tenere vivo il loro ricordo.⁣

Lo faccio anche con i piatti che cucino, preparare qualcosa che piaceva a loro e il respirarne il profumo me li fa sentire vicini.⁣

Non c’è come cucinare la polenta, quella vera direbbe lui, che mi fa sentire la presenza del mio papà nella mia cucina.⁣

Lui la coccolava 45 minuti con un lungo cucchiaio di legno creato apposta ed essendo friulano, ma lontano dalla sua terra, per lui prepararla significava  riavvicinarsi alle sue radici.⁣

Quando volevo aiutarlo e sbagliavo il movimento, lui amorevolmente mi correggeva e mi spiegava che la polenta va “pocade” (amici – e un po’ conterranei – friulani Vi prego, ditemi se è un termine che esiste o se lo ricordo male) e mi mostrava questo movimento che dal basso riportava la polenta verso l’alto quasi fosse il remo di una barca.⁣

Alla fine di questa danza poi la polenta fumante andava versata su di un tagliere di legno e doveva essere abbastanza soda da non colare.⁣

Un filo di cotone bagnato poi faceva le veci del coltello per non violentare quel caldo cuscino con una lama fredda.⁣

Ieri sera l’ho preparata ed ho cercato di rispettare tutti i passaggi che faceva lui anche se, lo ammetto, io adopero il paiolo di rame ma con il braccio meccanico.⁣

È venuta buonissima, l’ho versata sul tagliere ed è rimasta lì come doveva fare, l’ho tagliata col filo e l’ho servita con lo spezzatino, ricetta del nonno, papà del mio papà… E li ho visti tutti e due, lì, fieri, che mi guardavano sorridendo.⁣

PER LO SPEZZATINO

per 4 persone

  • 600 gr pola mista di manzo e maiale
  • un tocco di luganega
  • 1 carota 1 porro 1 gambo sedano 1 spicchio aglio
  • alloro rosmarino salvia
  • vino bianco
  • 2 mestoli di brodo
  • concentato di pomodoro o salsa

Trito finemente carota, sedano, porro e faccio rosolare in un filo d’olio ed una noce di burro all’interno di un tegame di terracotta .

Dopo qualche minuto, quando iniziano ad appassire, aggiungo la carne e la luganega a tocchetti e faccio prendere colore.

Con la mezzaluna trito fini fini le foglie delle erbe aromatiche insieme all’aglio ed unisco alla carne…. il profumo che sprigiona questo passaggio è inebriante!

Lascio passare qualche minuto e poi sfumo con mezzo bicchiere di vino bianco (ma se avete il rosso va bene comunque).

Una volta evaporato tutto il vino ci sono 2 strade:

optare per lo spezzatino bianco, quindi aggiungere 3 bei bicchieri di brodo

scegliere la versione rossa, quindi aggiungere una bottiglia di salsa o un cucchiaio di concentrato sciolto in 2 bicchieri di brodo.

Lasciar cuocere in entrambi i casi a fiamma bassissima fino a che la carne diventa tanto morbida da essere spezzata con un cucchiaio di legno.

PER LA POLENTA

  • 750 di farina di mais (io adopero una farina di grana grossa)
  • 3 ,5 litri di acqua
  • sale

Porto a bollore l’acqua, aggiungo sale e farina e via con le “pocade”… oppure attaccate il braccio rotante alla presa e aspettate 50 minuti guardando la vostra serie preferita;)))