Spongata

Le giornate fredde e uggiose mi fanno sempre venire voglia di Spongata, un dolce antico e molto ricco, che nasce nei monasteri benedettini come offerta ai pellegrini e che in seguito è diventato un dolce tipico delle feste natalizie. ⠀

Questa torta unisce 3 regioni, la mia Liguria, l’Emilia e la Toscana, ed ha origini antichissime, da Bobbio documenti provano la sua presenza già prima dell’anno mille, pare infatti che Carlo Magno nel 794 al Concilio di Francoforte impose ai monasteri benedditini di sua pertinenza di offrire una torta di accoglienza ai visitatori ed ai pellegrini nel periodo delle feste Natalizie e nell’anno 1088 Sant’Ivone, preposito a Verumanduorum, stabilì che la torta da offrire si chiamasse spongae

“Se mancasse il Vescovo, che il Monastero possa ricevere il Crisma, l’olio santo e… dare una pasta spongata a chi fosse ospite”

Come tutte le ricette più antiche, anche per la spongata ne esistono tante quante sono le famiglie che ancora la preparano, le più famose e riconosciute dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali , sono quelle di Busseto, di Corniglio di Piacenza, di Reggio Emilia, della Lunigiana e di Sarzana. ⠀

È un dolce fatto senza uova, il che lo rende molto serbevole, pensate che può durare anche tutto l’anno, basta non farlo a casa mia😂, e si confeziona adoperando uno stampo in legno che aiuta a dare la forma ed allo stesso tempo imprime un decoro sulla superficie. ⠀

Per l’involucro esterno ho provato due versioni : ⠀
-quella più tradizionale che prevede l’utilizzo di farina, burro, zucchero e vino bianco. ⠀
-una versione più moderna con farina, burro, zucchero, liquore e olio di semi ⠀

Il primo impasto è risultato più elastico ed esteticamente perfetto anche dopo la cottura. ⠀

Il secondo impasto è risultato più friabile e fragrante al palato, ma meno maneggevole nella lavorazione e molto delicato dopo la cottura. ⠀

Il ripieno invece è un tripudio di calorie : miele, noci, nocciole, mandorle, uvetta, pane grattuggiato, spezie… Insomma, tutto ciò che serve per nutrirsi in inverno con la certezza di non superare la prova costume😁, ma, vi assicuro, di una bontà infinita. ⠀

Anche per il ripieno esistono svariate versioni : con marmellate, mostarde, canditi… Io ho optato per una versione più easy e ne sono contenta!!!⠀

Di seguito gli ingredienti per entrambe le versioni di frolla:

FROLLA TRADIZIONALE

  • 200 gr di farina bianca
  • 60 gr di zucchero di canna
  • 60 gr di burro
  • vino bianco secco q.b.

FROLLA MODERNA

  • 200gr farina bianca
  • 60 gr zucchero di canna
  • 60 gr burro
  • 2 cucchiai liquore sassolino (io marsala)
  • 2 cucchiai olio di semi di girasole
  • vino bianco q.b.

RIPIENO

  • 100 gr miele di acacia
  • 3 cucchiai pane grattuggiato
  • 150 r frutta secca (noci, mandorle, nocciole)
  • 40 gr di pinoli
  • 40 gr uvetta
  • spezie a piacere (cannella, noce moscata, pepe, coriandolo)
  • 2 cucchiai vino bianco secco

Per la frolla si procede nello stesso modo in entrambi i casi: fontana con al centro burro (fuori dal frigo da 10 minuti) e zucchero, e piano piano, mentre si impasta in punta di dita, si incorporano i liquidi fino ad ottenere un composto morbido ma non molle poi in frigo mezz’ora,

Mentre la frolla riposa in frigo, metti a scaldare il miele e dopo qualche minuto aggiungi la frutta secca tritata, il pan grattato tostato in padella, i pinoli, le uvette, il vino e le spezie nelle quantità che più vi piacciono (io ho abbondato in cannella).

Dopo 5 minuti di cottura, togli dal fuoco e lascia intiepidire, ma prima che raffreddi del tutto forma una palla con questo composto profumatissimo e resisti alla tentazione di assaggiarne un cucchiaio.

Una volta che hai preparato i 2 composti guarda questo video e procedi allo stesso modo

Una volta pronta la pagnotta inforna a 180 gradi fino a doratura , poi sforna, lascia raffreddare e imbianca di zucchero a velo.

Il risultato è un dolce tipo panforte, profumato e compatto, che dura molti mesi… se proprio volete!