I Cavioli

Se siete tra quelli che pensano che il freddo non serva a nulla, beh dovete ricredervi, a lui il freddo fa benissimo… sto parlando del cavolo lavagnino, il nostro cavolo, coltivato nel comune di Lavagna. ⁣

Sì, perché, come tutti i cavoli, anche il lavagnino ha bisogno del freddo per acquisire sapore e diventare più tenero.

È un ortaggio antico, consumato in quantità dai nostri avi perché prezioso per il nostro organismo: contiene minerali e vitamine che aiutano a rinforzare il sistema immunitario e non solo, è utile per trattare dolori reumatici, anemia, dissenteria e da studi recenti sembra che abbia proprietà antitumorali.⁣

È gustoso e molto tenero, si usa consumarlo bollito insieme alle patate, oppure nella polenta accompagnato da un buon olio nuovo, o ancora nelle minestre o col riso. ⁣

Io avevo voglia di mettere le mani in pasta, quindi ne ho fatto ravioli. ⁣

È stato un esperimento e direi che è riuscito, quindi ve lo passo volentieri, anche perché è una ricetta che si può preparare con qualsiasi altro cavolo….. Mi sembra giusto che ognuno si faccia i cavoli suoi 🤣!!! ⁣

Il ripieno è quindi composto da cavolo e patate, bolliti insieme, strizzati e tritati, ricotta, parmigiano, un uovo, noce moscata., mentre la sfoglia l’ho preparata con 300 gr di farina, due uova e acqua… q. b. come si suol dire. ⁣

Come chiamare questi ravioli di cavolo??? semplice, CAVIOLI!!!

Un’idea in più??? Se per caso avanzasse un po di ripieno, aggiungete un albume montato per creare sfiziosissimi sformatini, ottimi da servire come antipasto.