Gaggetta ripiena


Signore e Signori Vi presento il cavolo lavagnino , una varietà di cavolo tipica delle mie zone, in genovese “gaggetta”, coltivata a Lavagna e sulle colline limitrofe.

E’ un cavolo cappuccio di piccole dimensioni, di colore verde chiaro, dal sapore molto delicato, con foglie molto tenere, anche quelle più esterne, ed è noto nella zona da tempi antichi col nome di gaggetta (piccola gabbia) in riferimento probabilmente al piccolo cappuccio che forma… ad oggi però la semente si tramanda a livello familiare.⁣


Bene, il nostro spacciatore personale in autunno ce ne regala sempre qualcuna e da quest’anno abbiamo iniziato anche noi a ripristinare il nostro ed altri orti abbandonati per produrre ortaggi sani di cui fidarci ciecamente!

Di seguito la ricetta più tipica: le gaggette pinne (ripiene).⁣

Ho lavato bene le gaggette e le ho scottate in una pentola di acqua bollente.⁣

Ho bagnato un panino raffermo con del brodo, ho sempre del buon brodo in congelatore, poi l’ho strizzato e l’ho messo a rosolare in una padella con uno spicchietto di aglio schiacciato e una bella manciata di maggiorana (CURIOSITÀ: la maggiorana in dialetto genovese si dice “persa”, fino a qualche anno fa capitava spesso che venissero a fare la spesa nel nostro negozio personaggi incredibili, che ora purtroppo non esistono quasi più, che abitavano nelle campagne e la lingua italiana non la praticavano per nulla. Bene, per loro la maggiorana era la “perduta”, liberamente tradotta dal dialetto genovese 😂).⁣

Ho unito una bella fetta spessa di mortadella tritata, 2 uova, 2 cucchiai di parmigiano e le foglie più esterne del cavolo anch’esse saltate un po’ in padella e tritate.⁣

Ho aperto bene tutte le foglie del cavolo in modo da creare quasi una rosa, ho spalmato il ripieno all’interno delle foglie più centrali, ho chiuso bene è legato con un filo da cucina.⁣

Le ho messe a bollire per circa 45 minuti/1 ora in brodo e salsa di pomodoro e servite con una terrina di verza al forno gratinata.

La meraviglia delle tipicità!!!