Chiacchere di Carnevale


Ho smontato due giorni fa l’albero di Natale, esco e cosa trovo nelle vetrine??? Le chiacchere, o bugie, o crostoli…⁣

Inutile dire che io preferisco renne, lucine e pacchetti sotto l’albero, il carnevale non mi faceva impazzire nemmeno da bambina, non fosse che per loro, uno dei dolci che più mi piacciono al mondo.

Quando andavo a trovare mia nonna, sarta meravigliosa ma cuoca pasticciona, capivo che si era cimentata in cucina già dal portone, a causa dall’odore di bruciato …. Ma a carnevale, quando faceva le sue chiacchere, non succedeva quasi mai… Per fortuna perché le sue erano le più buone in assoluto .

Le faceva con 500 gr di farina, 50 gr di burro, 2 uova, 3 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di grappa, buccia grattuggiata di arancia e acqua o vino bianco per raggiungere la consistenza giusta.⁣

Le stendeva con la sua macchinetta a manovella (non era una fan del mattarello) e le friggeva una alla volta in un padellino piccolo piccolo cambiando spesso l’olio…. Quando entrando nel portone sentivo quel profumo facevo le scale 4 a 4 per arrivare prima!!!⁣

Ancora oggi le faccio così, con le sue dosi ed un padellino piccolo perché adoro cucinare e odio cucire ma da lei ho preso la distrazione e qualche incendio l’ho rischiato anche io.